Casa e Ristrutturazione: scegliere tra cessione della detrazione o sconto sul prezzo dei lavori

Ristrutturare la propria abitazione può risultare indubbiamente una operazione piuttosto cara in molti casi; è possibile però risparmiare sui lavori da eseguire approfittando delle agevolazioni fiscali previste dal decreto crescita e per l’efficientamento energetico. Il decreto prevede la possibilità della cessione della detrazione oppure lo sconto sul prezzo dei lavori da parte dell’Impresa incaricata.

Ci sono quattro tipologie di lavori di ristrutturazione per le quali è possibile scegliere tra le due opzioni di risparmio:

1) Tutti gli interventi sul risparmio energetico che usufruiscono dell’ecobonus, sulle parti comuni dei condomìni o sulle singole abitazioni (detrazioni dal 50% al 75%);
2) Misure antisismiche: eseguite su parti comuni degli edifici condominiali per la riduzione di una o due classi di rischio sismico (detrazioni dal 75% all’85%);
3) Interventi combinati con la riqualificazione energetica (detrazione all’80% o all’85%);
4) Acquisto di immobili demoliti e ricostruiti per la riduzione di una o due classi di rischio sismico (detrazione dal 75% all’85%).

Per scegliere quale sia l’opzione più vantaggiosa tra la cessione della detrazione e lo sconto sul prezzo occorre considerare diversi fattori: in primo luogo proprio il prezzo reale dei lavori e verificare quale impresa/ditta eseguirà la ristrutturazione.

Lo sconto, infatti, deve essere uguale all’importo della detrazione ma se l’impresa applica un prezzo di partenza più alto del normale non avremo alcun vantaggio: il consiglio dunque è di richiedere diversi preventivi e confrontare le varie offerte.

Bisogna anche prestare attenzione a chi sarà la ditta che eseguirà materialmente i lavori, in quanto molte imprese medio grandi possono subappaltare a imprese minori i lavori commissionati, per garantirsi un proprio guadagno nonostante il ribasso.

È possibile, infine, cedere la detrazione ad altri soggetti specie se il proprietario dell’immobile risulta incapiente, in quanto il bonus può essere rilevato da una banca, un amico o un familiare. Se invece il beneficiario della detrazione non è incapiente allora la cessione può avvenire solo a favore del fornitore o a un altro privato a patto che sia un altro condomino, il cointestatario dell’immobile o comunque un soggetto legato all’immobile da ristrutturare.