Prima Casa e Sgravi Fiscali: un aiuto ai Giovani
Per gli under 36 (riferendosi a 36 anni non compiuti nell’anno in cui viene stipulato l’atto) il Decreto Sostegni Bis da 40 miliardi, specificatamente all’Art. 28, ha infatti in bozza una serie di provvedimenti legati all’acquisto della prima casa; le manovre sono anche atte a garantire l’accesso a mutui agevolati riferiti agli atti stipulati entro il 31 Dicembre 2022.
Per quanto riguarda i mutui si è in attesa che il testo diventi legge per avere chiarezza sui nuovi criteri di accesso al Fondo di garanzia statale, le soglie relative agli importi dei mutui e le coperture massime ottenibili.
L’obiettivo è di allargare il ventaglio di beneficiari, che attualmente ha le seguenti caratteristiche:
- Accesso al Fondo di garanzia statale al 50% solo per gli under 35;
- soglia mutui di 250 mila Euro con copertura massima di 125 mila euro;
- garanzia concessa solo ai giovani con lavoro atipico (freelance, collaboratori, professionisti con P.Iva).
Oltre ai mutui agevolati, altre forme di sostegno previsto riguardano le agevolazioni sulle imposte indirette legate all’acquisto della prima casa per gli under 36:
- esenzione da imposta di registro, ipotecaria e catastale sull’immobile;
- onorari notarili abbattuti del 50%;
- esenzione dell’imposta sui finanziamenti per l’acquisto e la ristrutturazione delle abitazioni;
- esenzione dall’imposta sostitutiva sull’atto del mutuo;
- possibilità di beneficiare di un credito d’imposta nel caso in cui venga pagata l’IVA sul valore della casa.
Sono escluse dalle misure di sostegno gli acquisti prima casa di alcune tipologie di immobili come abitazioni di tipo signorile (A1), abitazioni in ville (A8), castelli e palazzi storici (A9), nude proprietà e usufrutto.
Il sostentamento ai giovani è visto in un’ottica di salvaguardia scaturito da una situazione demografica squilibrata. Dagli ultimi dati Istat le nascite in Italia registrate sono il 34% in meno rispetto ai dati del 2008, e la media dei figli a famiglia è la più bassa dal 2003.
Inoltre questa misura è vista nell’ottica di un incremento del mercato immobiliare che la pandemia ha progressivamente rallentato.
Il Decreto è volto ad agevolare soprattutto la fascia d’età under 36, spesso occupata con contratti atipici e con meno disponibilità finanziaria di risparmi per l’anticipo sulla prima casa e che ha quindi più difficoltà nell’ottenimento del mutuo.
La Garanzia statale servirà proprio a coprire questa mancanza donando autonomia abitativa ai più giovani.
A completamento di questo supporto si può menzionare il livello basso dei tassi di interesse.
Le agevolazioni, nella loro totalità, dovrebbero finalmente consentire ai più giovani di poter optare per un acquisto anziché un affitto, che spesso è più dispendioso di un mutuo, e non concorre a formare un reddito immobiliare nel tempo.
Il settore immobiliare concorre a circa un quinto del Pil del Paese.
I tassi di interesse vicini allo zero di pre-pandemia hanno già supportato il mercato immobiliare anche se le Banche hanno frenato nella concessione dei mutui a causa della situazione economica instabile dettata dall’emergenza sanitaria.
Si auspica che questa manovra instilli più fiducia e ottimismo e risollevi definitivamente tutto il comparto, economico e familiare, dopo un periodo difficile.