Riscaldamento centralizzato: funzionamento e orari da rispettare
Gran parte degli edifici condominiali italiani, con particolare riferimento a quelli costruiti parecchi anni fa, sono dotati di riscaldamento centralizzato per scaldare le unità abitative nel corso dei mesi più freddi.
Il nome “centralizzato” viene utilizzato per indicare che all’interno del condominio è presente una sola caldaia.
Dal 2016 è entrata in vigore la norma che prevede che ogni caldaia centralizzata abbia una valvola contabilizzatore di calore, che permette di conteggiare l’effettivo consumo di ogni appartamento all’interno del condominio.
Tutti i caloriferi nei vari appartamenti sono stati dotati di valvole che consentono di abbassare o alzare il livello di calore desiderato, regolando in questo modo il riscaldamento di ogni singola stanza, ottimizzando la gestione dei consumi con un notevole risparmio. Questo ha inoltre permesso una suddivisione equa della spesa per il riscaldamento, basandosi sugli effettivi consumi.
Il Governo stabilisce la temperatura massima che le caldaie possono raggiungere, con lo scopo di ridurre gli sprechi energetici: le recenti disposizioni fissano un limite compreso tra i 20 e i 22 gradi per le case, mentre per gli altri tipi di edifici è di 18 gradi.
Come per la temperatura, anche gli orari di accensione vengono regolamentati da specifiche normative elaborate dal Governo. Per questa disposizione sono state individuate diverse zone, con modalità di accensione differenti:
Zona A – 6 ore di accensione, dal 1° dicembre al 15 marzo:
Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle;
Zona B – 8 ore, dal 1° dicembre al 31 marzo:
Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani;
Zona C – 10 ore, dal 15 novembre al 31 marzo:
Ancona, Ascoli Piceno, Bari, Benevento, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto;
Zona D – 12 ore, dal 1° novembre al 15 aprile:
Avellino, Caltanissetta, Chieti, Foggia, Genova, Imperia, Isernia, La Spezia, Savona, Forlì, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pescara, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Siena, Terni, Teramo, Viterbo, Vibo Valentia;
Zona E – 14 ore, dal 15 ottobre al 15 aprile:
Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, Lecco, L’Aquila, Lodi, Milano, Modena, Parma, Piacenza, Potenza, Padova, Pavia, Perugia, Novara, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Rieti, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Venezia, Verona, Vicenza, Treviso, Trieste, Udine;
Zona F – libera scelta:
Belluno, Cuneo e Trento.