B&B nei condomini: si può evitarne l’apertura?
Il fenomeno dei B&B, o bed and breakfast, sta guadagnando sempre più terreno in Italia. Queste strutture, caratterizzate da un ambiente familiare e gestite da privati, offrono sistemazioni per la notte e la colazione, rappresentando spesso un’opzione più conveniente rispetto agli alberghi per chi si trova in trasferta.
Non di rado, gli proprietari scelgono di dedicare appartamenti situati in condominii o seconde case a questa attività. Ma sorge la domanda: è legittimo avviare un B&B in un edificio condominiale? E, in alternativa, è possibile vietarne l’operatività?
È consentito avviare un B&B in un edificio condominiale?
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, la creazione di un B&B in un edificio condominiale non è proibita. Di conseguenza, è lecito affittare parti dell’immobile a ospiti esterni.
Questa forma di affitto si distingue per la sua specificità: l’affitto riguarda solo una frazione dell’immobile e per un periodo determinato, a differenza dei contratti di locazione tradizionali che coinvolgono l’intera proprietà e durano per anni.
Poiché il B&B non cambia la natura residenziale dell’immobile, l’attività è perfettamente in linea con la legge.
Tuttavia, chi decide di avviare un B&B deve essere attento a non danneggiare le aree comuni, a rispettarne l’utilizzo e a non disturbare gli altri residenti del condominio.
È lecito vietare l’apertura di un B&B in un condominio?
Imporre restrizioni o vietare completamente l’apertura di un B&B è fattibile, ma con certe condizioni. La possibilità di proibire l’attività di un B&B dipende dalla presenza di specifiche disposizioni nel regolamento condominiale.
Il regolamento deve includere un divieto chiaro e inequivocabile. Se il regolamento non lo prevede e sorge la necessità di introdurlo, il divieto può essere aggiunto in un secondo momento.
Per approvare questa clausola, è necessaria un’approvazione unanime: tutti i condomini devono essere d’accordo.
La clausola deve essere esplicita nel vietare questo particolare uso dell’immobile, poiché un divieto generico di attività commerciale potrebbe non essere sufficiente e suscitare obiezioni.